Originario di Parma, Claudio Bernardi le Langhe non le conosceva, l’occasione per conoscerle e per lasciarsi affascinare arriva con MON. Una più assidua frequentazione delle Langhe e un costante sguardo al suo paesaggio l’ha spinto a riprendere una vecchia passione: dipingere. Da giovane aveva partecipato e vinto diversi concorsi di pittura, in particolare di arte sacra. Lui come altri artisti di strada venivano definiti “Madonnari”, così chiamati perché i soggetti che raffiguravano erano immagini sacre e principalmente Madonne. La passione per la pittura però non ha prevalso quella per l’architettura, che pratica ormai da molti anni. Architetto di vecchio stampo, non utilizza programmi di disegno tecnico, bensì si affida esclusivamente al tratto libero. È rimasto indubbiamente colpito dal paesaggio delle Langhe, tanto da aprire un laboratorio artistico. Dal 2020, infatti, si concentra unicamente su opere che rappresentano le Langhe e le realizza utilizzando materiali umili come iuta (utilizzata per i sacchi del caffè), cartoncino (utilizzato per imballaggi) e legno (recuperato da precedenti lavorazioni artigianali) . Attraverso questi materiali ha colto i segni del territorio come la rugosità dei filari e i boschetti che caratterizzano il paesaggio langarolo. Questa collezione è un’interpretazione personale e una lettura interiore del personaggio, è una visione astratta che parte dal figurativo, ma che sintetizza in simboli e segni i tratti distintivi del paesaggio.